Le industrie delle cose
Fin dalle civiltà più antiche, la tazza faceva parte delle "credenze", o serie di stoviglie per il servizio della mensa. A metà del Cinquecento, Cipriano Piccolpasso distingueva: "tazzoni o vogliam dire confettiere" dalle tazze e dalle "tazzine o vogliam ciotolette" a seconda delle più o meno grandi dimensioni del diametro di tali vasi. Già sul finire del Quattrocento nelle carte faentine c'è ricordo di un'offerta al Magnifico Lorenzo di "tacce" (tazze) di maiolica, decorate con qualche "bella gentilezza"; e quest'uso di donare simili vasi continuò nel Cinquecento. L'evoluzione della tecnica ceramica e l'introduzione delle nuove materie prime, la porcellana e poi la terraglia, resero più comune questa sorte di vaso, divenuto indispensabile per gli usi della casa.
http://www.treccani.it/enciclopedia/tazza_%28Enciclopedia-Italiana%29/
Il ciclo produttivo prevede vari passaggi, a seconda del risultato che si desidera ottenere e a seconda che la produzione sia artigianale o industriale.

Lavorazione artigianale della ceramica

Lavorazione industriale della ceramica
Per realizzare una tazza in ceramica, si sceglie innanzitutto l'argilla che si desidera utilizzare, a seconda del tipo di lavorazione.
Selezionata e ripulita, si procede a impastare l'argilla. Questa fase tende a eliminare eventuali bolle d'aria e a renderla compatta, per prevenire il formarsi di crepe nel prodotto finito.
http://www.treccani.it/enciclopedia/tazza_%28Enciclopedia-Italiana%29/
Il ciclo produttivo prevede vari passaggi, a seconda del risultato che si desidera ottenere e a seconda che la produzione sia artigianale o industriale.

Lavorazione artigianale della ceramica

Lavorazione industriale della ceramica
Per realizzare una tazza in ceramica, si sceglie innanzitutto l'argilla che si desidera utilizzare, a seconda del tipo di lavorazione.
I tre tipi di argilla usata sono:
- Caolino. Presenta bassa plasticità, colore bianco, scarso potere essiccante ed è refrattario. È usato nelle porcellane cinesi.
- Argilla sabbiosa. Presenta alta plasticità e grana fine.
- Argille refrattarie. Sono specialmente resistenti al fuoco.
Successivamente si procede con la modellazione. Esistono numerose tecniche, tra di esse ricordiamo: modellazione a mano libera, al tornio, allo stampo.
imm
Qualunque sia la tecnica che si è adottata, è necessario che il manufatto in argilla essicchi completamente all'aria. A questa fase va dedicata una particolare cura. Una essiccazione omogenea e uniforme è garanzia di durevolezza dell'oggetto finito e soprattutto della coerenza della sua forma: un'essiccazione non uniforme può generare deformazioni.

imm
Dopo questa fase si può procedere alla cottura. L'essiccazione, infatti, consente all'oggetto di perdere l'umidità residua e la sua plasticità.
La cottura avviene in forni appositi, che raggiungono temperature che possono andare oltre i 1000 °C, fino i 1500 °C. Il processo può durare anche molte ore. È infatti necessario che la temperatura segua curve di crescita e decrescita graduali e prestabilite, e che tutte le varie fasi abbiano una durata prestabilita. In seguito alla cottura il prodotto subisce un'ulteriore riduzione di volume.

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Infine la tazza viene smaltata e decorata, con finalità estetica e soprattutto igienica.

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Molte aziende utilizzano, per la produzione di tazze, la porcellana, inventata in Cina attorno all'VIII secolo e realizzata con caolino, silice (o sabbia quarzosa) e feldspato.
In Italia, una delle maggiori aziende produttrici di tazze destinate al mercato professionale è I.P.A. Industria Porcellane S.P.A.
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Qualunque sia la tecnica che si è adottata, è necessario che il manufatto in argilla essicchi completamente all'aria. A questa fase va dedicata una particolare cura. Una essiccazione omogenea e uniforme è garanzia di durevolezza dell'oggetto finito e soprattutto della coerenza della sua forma: un'essiccazione non uniforme può generare deformazioni.

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Dopo questa fase si può procedere alla cottura. L'essiccazione, infatti, consente all'oggetto di perdere l'umidità residua e la sua plasticità.
La cottura avviene in forni appositi, che raggiungono temperature che possono andare oltre i 1000 °C, fino i 1500 °C. Il processo può durare anche molte ore. È infatti necessario che la temperatura segua curve di crescita e decrescita graduali e prestabilite, e che tutte le varie fasi abbiano una durata prestabilita. In seguito alla cottura il prodotto subisce un'ulteriore riduzione di volume.

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Infine la tazza viene smaltata e decorata, con finalità estetica e soprattutto igienica.
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Molte aziende utilizzano, per la produzione di tazze, la porcellana, inventata in Cina attorno all'VIII secolo e realizzata con caolino, silice (o sabbia quarzosa) e feldspato.
In Italia, una delle maggiori aziende produttrici di tazze destinate al mercato professionale è I.P.A. Industria Porcellane S.P.A.
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